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Challenge Grimpeur: che sfide in salita per il ciclismo Uisp!

Cinque salite sul nostro Appennino tra 15 aprile e 15 ottobre per un trofeo dedicato alla memoria di Marco Pantani

 

Cinque salite terribili (sotto il profilo agonistico, s’intende) da completare nel più breve tempo possibile. Ecco, in estrema sintesi, la filosofia di una singolare gara organizzata dal Sda Ciclismo Uisp di Modena, il “Challenge Grimpeur" che arriva quest’anno alla terza edizione e assegnerà, non a caso, un trofeo intitolato alla memoria del “pirata” Marco Pantani.

Il Challenge è strutturato in cinque salite con pendenza media molto elevata. L'adesione, gratuita, è riservata ai tesserati Uisp con cartellino “amatore” e idoneità al ciclismo agonistico. L'obiettivo è dimostrare di avere scalato tutte le salite in un arco temporale compreso tra il 15 aprile e il 15 ottobre 2024. I percorsi saranno segnalati, all’inizio e alla fine di ogni prova, da cartelli posizionati prima della data di inizio del Challenge.

La validazione di ciascun percorso effettuato dovrà essere fatta inviando la traccia Gps (Garmin, Strava, Polar, Never Alone o similari) alla mail grimpeur@uispmodena.it.

Saranno premiati i primi dieci ciclisti che avranno ottenuto la validazione delle cinque salite, con riconoscimenti messi a disposizione dalla Cantina Giacobazzi di Nonantola. Ai primi tre classificati, inoltre, andrà un buono di 50 euro utilizzabile per il tesseramento Uisp 2025.

Ecco le cinque salite, quasi tutte in provincia di Modena con qualche sconfinamento nel Bolognese, che hanno coefficienti di difficoltà evocati perfino nei nomi: la Disperata (partenza da via Rio Torto, Casona di Marano, e arrivo a Ospitaletto dopo 4,9 chilometri con 386 metri di altimetria); via Rocchetta (partenza dal ponte di Casona e arrivo a Monteorsello, lunghezza 3,8 chilometri, altimetria 287 metri); via Arenata (partenza all’inizio della salita per Ciano e arrivo a Monteombraro, percorso di 4,9 chilometri con altimetria di 433 metri); via San Biagio (partenza da Goccia, frazione di Savigno, e arrivo nei pressi del bivio con via Malcantone sulla strada per Monteombraro, lunghezza 3,8 chilometri, altimetria 316 metri), via Santa Croce (partenza da via Goccia, bivio via Santa Croce in direzione Tolè e scollinamento dopo 4 chilometri, con 315 metri di altimetria).

Il dislivello complessivo sfiora i 1800 metri: non proprio uno scherzo, considerando fra l’altro che nelle scorse edizioni i migliori grimpeur hanno portato a termine tutti i percorsi nell’arco di una sola giornata. A proposito: nel 2023 a fare la parte del leone è stata la Polisportiva Nonantola, con Daniele Zoboli, Franco Malpighi e Alessio Corradi sui tre gradini del podio. Ma è andata bene anche al Circolo dipendenti BPER Banca, con Mario Paronetto quarto, Stefano Scapinelli settimo e Giandomenico Glorioso nono. Menzioni d’onore per Pasquale Serra e Sandro Galletti della Polisportiva Castelfranco, quinto e sesto, mentre Andrea Ghini del Team Virginia 1962 è arrivato ottavo.

Vedremo se quest’anno i protagonisti della scorsa edizione sapranno ripetersi o superarsi, ma non è escluso che emergano altri protagonisti sui micidiali percorsi tracciati da Maurizio Baracchi, vice presidente della Polisportiva Nonantola. Una cosa è certa: sarà una faticaccia. Del resto, competere nel nome di Pantani non può mai essere semplice o banale.

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